Fibromialgia

Fibromialgia e lavoro. Come gestirlo e diritti legali

Fibromialgia e lavoro

Scopri gli accorgimenti efficaci per un sollievo sul lavoro migliorandolo al tempo stesso. La sindrome fibromialgica è una patologia caratterizzata da dolore, affaticamento e difetti di memoria e concentrazione. Facile capire che queste condizioni, se raggiungono stadi importanti, possono rendere difficile l’ attività lavorativa.

In questo articolo voglio spiegarti quali possono essere i piccoli, concreti segreti per affrontare al meglio le difficoltà e quali sono i tuoi diritti legali da fare valere in caso di poca comprensione da parte del datore.

Strategie per gestire la fibromialgia sul lavoro

  • Capisco che molte di queste possono suscitare la tua ilarità ed essere difficili da mettere in pratica o essere concesse, ma siccome sono importanti per un felice esito, vale almeno la pena di provarci.
  • Il fibromialgico ha spesso      problemi alla colonna dovuti all’anomala contrattura muscolare e postura che accentuano il dolore. È importante quindi che tu faccia uso di sedie, scrivanie, posizioni del computer ergonomiche e abbia attenzioni nella posizione di guida. Questo in caso di attività sedentarie. Invece, in caso di attività dinamiche pesanti, studia le tecniche per alleggerire il carico sulle parti piu problematiche. Nei miei articoli precedenti ho già illustrato tutto questo più diffusamente. Orari di lavoro flessibili
  • Data la difficoltà a dormire con un sonno riposante, nelle prime ore del mattino sarai più stanco. Cerca se puoi di evitarle, se possibile fai frequenti piccole pause per rilassarti. All’interno di queste puoi sfruttare le tecniche di meditazione, quali la visualizzazione e il training autogeno, per modulare il dolore

Siamo arrivati all’ultima. Questa è forse la più difficile in assoluto da mettere in pratica: cerca di limitare lo stress perché questo è risaputo accentuare i sintomi. Parte del lavoro “forse” potrebbe essere fatto a casa con maggiore relax.

Quali sono i tuoi diritti se sei un lavoratore dipendente?

Premetto che non sono un professionista nel settore legale ma posso indicarti alcune considerazioni di base che ti possono essere utili

I datori sono tenuti a mettere a disposizione ragionevoli adattamenti per permettere al proprio dipendente di svolgere adeguatamente il proprio lavoro, è illegale discriminare un dipendente per la sua condizione di salute, il lavoratore ha diritto a del tempo libero per le cure mediche necessarie.

Ovviamente ti consiglio di consultare un avvocato esperto in diritto del lavoro per un approfondimento

La bella storia di Mara

Mara è una donna di 33 anni (il nome è di fantasia per la privacy), figlia di una mia vecchia paziente, molto sovrappeso, stressata per motivi familiari e molto depressa. Svolge un lavoro di pulizie, dipendente di una società. Si presenta presso il mio studio di ossigeno ozonoterapia e medicina anti aging di Genova per risolvere dolori riferiti alla schiena e ai piedi, prevalentemente da una parte. Ha già girato e ha ricevuto cure presso altri professionisti senza risultato.

Ha con sé una risonanza magnetica lombare recente che attesta un’ernia del disco e due protrusioni. È disperata perché oltre ad avere una vita molto disturbata dai sintomi, ha paura di essere licenziata perché da tempo manca dal lavoro. Dopo una visita molto attenta le riscontro altre due patologie che non erano state prima diagnosticate: fibromialgia e due fasciti plantari. Le propongo una terapia locale con ozono per schiena e fasciti, una serie di autoemoterapia, sempre con ozono, per migliorare la sindrome fibromialgica, un ulteriore visita antiaging specifica per il dimagrimento e la sua patologia reumatica, una giusta integrazione, tecniche antistress, l’uso di un bastone più lungo e l’aiuto di semplici macchine per il suo lavoro. Le consiglio anche di documentarsi sui suoi diritti e di andare a parlare col datore chiedendo un po' di aiuto e comprensione. Sono passati circa sei mesi: ha perso 20 chili, ha solo alcuni doloretti occasionali, non è più depressa, ha avuto l'aiuto e la collaborazione del datore. È entusiasta della terapia e viene regolarmente ogni tanto per una seduta di mantenimento.

Questa è la storia di Mara, ma è molto simile a quella di molti miei altri pazienti che soffrono di fibromialgia e questo mi dona contentezza, soddisfazione e non poco orgoglio

Conclusioni

Concigliare la fibromialgia con il lavoro spesso può rappresentare una sfida. Ma con i dovuti accorgimenti e la conoscenza dei tuoi diritti puoi renderlo nuovamente produttivo e meno disturbante. Se sei dipendente i consigli sono due: parla con il datore, spiega la tua situazione e chiedigli se può venirti incontro. Prima però consulta un avvocato esperto in diritto del lavoro per essere ben documentato. Se sei un lavoratore autonomo cerca di applicare gli accorgimenti elencati nella prima parte dell’articolo. Per entrambi un consiglio che sembra esulare dall’argomento di oggi, ma è strettamente legato al contenimento e alla regressione dei sintomi della fibromialgia: dieta e integratori specifici, movimento (ma senza esagerare), e un valido aiuto dall’ evoluta ossigeno ozono terapia sistemica, efficace, sicura e naturale (grande autoemo infusione GAEI, GAET,GAE, insufflazione con ozono e piccola autoemoinfusione).

Studi: bocci et al. 2015, Tirelli et al.2019, Smith et al  2017, Iqbal et al. 2011

Articoli correlati

Informazioni

Dottor Furio Di Palma
Via Avio 5/20 sc B
Genova - 16151
P.Iva. 02700160100
C.F. DPLFRU58M20D969W
Sito web realizzato da:
PWR - Public Web Relations

Come arrivare